Stato della contraffazione del contante in euro nel primo semestre del 2002
La Banca centrale europea (BCE) pubblica il primo di una serie di comunicati semestrali sullo stato della contraffazione del contante in euro.
Nel primo semestre di quest'anno, ossia dall'immissione in circolazione della moneta unica, sono stati rilevati 21.965 casi di banconote false in euro, pari a meno del 7% del totale dei biglietti contraffatti registrato dalle banche centrali nazionali dell'area dell'euro nel periodo corrispondente del 2001, quando avevano corso legale le vecchie valute. Sinora, la falsificazione del contante in euro risulta quindi di portata assai limitata, anche se il fenomeno sembra essersi leggermente acuito di recente. La scomposizione dei dati in base al paese non è rilevante, poiché dopo l'entrata in circolazione del nuovo segno monetario la migrazione transfrontaliera delle banconote (e, conseguentemente, dei falsi) si è considerevolmente accresciuta.
Le banconote e le monete in euro sono state dotate di una serie di caratteristiche di sicurezza concepite per scoraggiarne la contraffazione. Tuttavia, malgrado i positivi sviluppi osservati finora, è importante non assumere un atteggiamento troppo fiducioso: l'Eurosistema (composto dalla BCE e dalle banche centrali nazionali dei dodici paesi dell'area dell'euro) continua a seguire da vicino l'evolversi del fenomeno. In particolare, l'Eurosistema:
- opera in stretta collaborazione con le forze di polizia nazionali, attraverso l'Europol, per contribuire all'individuazione dei reati connessi con la falsificazione di valuta e incoraggia le autorità competenti a perseguire con fermezza i soggetti coinvolti nella produzione di contante contraffatto, nonché coloro che detengono consapevolmente moneta non autentica o la utilizzano a scopi fraudolenti;
- ha costituito un Centro di analisi della contraffazione (CAC) avente sede presso la BCE, con il mandato di coordinare lo studio di tutti i casi di banconote falsificate; tale compito viene svolto a livello nazionale o europeo, a seconda della qualità, della quantità e dei canali di disseminazione dei falsi. L'esame delle monete contraffatte fa capo, invece, al Centro tecnico-scientifico europeo; questa struttura, istituita dagli Stati membri della UE presso la zecca francese a Pessac, è posta sotto la direzione della Commissione europea.
- Il CAC gestisce inoltre una banca dati comune in cui confluiscono i risultati delle analisi condotte sulle banconote e monete falsificate. Tali informazioni sono messe a disposizione di tutte le autorità impegnate nella lotta alla contraffazione all'interno dell'Unione europea. Al CAC compete altresì l'esame e il trattamento dei casi, finora sporadici, di falsi rinvenuti all'esterno della UE.
Per quanto concerne le banconote in euro, in generale sono state individuate contraffazioni di bassa qualità. Salvo poche eccezioni (riguardanti soprattutto i tagli da €50), esse sono il prodotto di tecniche rudimentali. Per questo motivo, nonché per la grande attenzione del pubblico nei confronti dell'euro, i biglietti falsi non hanno la stessa "circolazione" di quelli autentici, essi vengono rapidamente identificati dopo la loro disseminazione. Il totale di 21.965 banconote contraffatte denunciate nell'arco di un semestre corrisponde a una media giornaliera di 121 unità. Considerando che a fine giugno circolavano approssimativamente 7,2 miliardi di biglietti in euro, ciò significa che ogni giorno è stato registrato un solo falso ogni 59 milioni di banconote autentiche.
Ripartizione delle banconote contraffatte in base al taglio:
€5 | €10 | €20 | €50 | €100 | €200 | €500 | Totale | |
Quantità | 309 | 1,210 | 3,323 | 14,307 | 2,261 | 518 | 37 | 21,965 |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Percentuale | 2 | 6 | 15 | 65 | 10 | 2 | 0 | 100 |
Il maggior numero di falsificazioni ha riguardato la banconota da €50, probabilmente perché questo è uno dei tagli più correntemente utilizzati.
I casi di monete contraffatte sono ancora più infrequenti; finora ne sono stati segnalati 68. Tuttavia, va tenuto presente che, dato il basso valore delle monete, i falsi vengono spesso gettati via senza essere denunciati.
La Banca centrale europea desidera ringraziare i cittadini per l'attenzione con cui hanno seguito le campagne di informazione condotte dall'Eurosistema, nonché per l'interesse e la prontezza con cui hanno accolto la nuova valuta. Il metodo basato sulle tre parole chiave "toccare", "guardare", "muovere", ampiamente descritto nel materiale divulgativo, si è dimostrato efficace per l'individuazione dei falsi. È nell'interesse di noi tutti continuare a proteggere l'euro dalla contraffazione, mantenendo un atteggiamento vigile e ricordando sempre le tre parole chiave.
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